RECENSIONE SULLA SERIE TV NETFLIX ILARY

Con un formato che oscilla tra la commedia e il dramma esistenziale, la serie si addentra nei momenti salienti della vita della protagonista, proponendo un ritratto a tratti sincero e a tratti esasperato della sua esperienza nel mondo dello spettacolo e oltre. Nonostante l’intenzione di raccontare una storia unica e personale, la mini serie soffre di una certa superficialità nella scrittura e di un tono altalenante, che rischia di alienare parte del pubblico.

Trama

La serie segue Ilary, dopo il divorzio da Francesco Totti, in preda a situazioni tragicomiche con amiche e familiari, confronti con il passato e una serie di eccentrici personaggi secondari, *Ilari* racconta la lotta della protagonista per ridefinire la sua identità, non solo come figura pubblica ma anche come donna.

Punti di forza

Ilari Brasi, al centro della scena, dimostra una straordinaria capacità di tenere incollato lo spettatore. La sua presenza magnetica, unita a un’interpretazione che mescola ironia e vulnerabilità, è senza dubbio il cuore pulsante della serie.

Un altro punto a favore è l’umorismo, spesso sottile e autoironico, che permette di alleggerire i momenti più intensi. Alcune situazioni risultano fresche e divertenti, offrendo uno spaccato realistico e spietato del mondo dello spettacolo contemporaneo.

Dal punto di vista visivo, la serie adotta uno stile moderno, con una regia dinamica e un uso creativo di transizioni e inquadrature. Questo contribuisce a dare un ritmo vivace anche nelle scene meno riuscite.

Punti deboli

Nonostante l’indubbio carisma della protagonista, alcune scene comiche talvolta scadono in una comicità prevedibile o eccessivamente farsesca.  Queste, sebbene funzionali alla narrazione, sono spesso ridotte a stereotipi o macchiette, e mancano del peso necessario per creare relazioni davvero incisive con la protagonista. Di conseguenza, molte dinamiche sembrano costruite in modo frettoloso e poco credibile.

Infine, il tema dell’autobiografia non sempre viene trattato con la giusta misura. In alcuni momenti la serie appare troppo compiaciuta, perdendo di vista l’esigenza di coinvolgere lo spettatore al di fuori del culto della personalità della Blasi.

Conclusione

Ilary è una miniserie che fatica a trovare un equilibrio tra leggerezza e profondità. Se da un lato riesce a strappare qualche risata e a far riflettere su temi come la reinvenzione personale, dall’altro soffre di una scrittura altalenante e di una certa autoreferenzialità che potrebbe non incontrare il favore di tutti.

Per i fan di Ilary Blasii, la serie sarà probabilmente un piccolo gioiello, un’occasione per scoprire aspetti inediti della sua vita e carriera. Per il resto del pubblico, tuttavia, Ilary potrebbe risultare un prodotto gradevole ma non indimenticabile.

Voto finale: 6/10